Il polacco come lingua letteraria sorse tra il Quattrocento e il Cinquecento. L'ortografia si sviluppò gradualmente – molti autori ed editori proposero le proprie idee e modifiche. L'ortografia così inventata, con cambiamenti minori, viene usata ancora oggi.
Il polacco è sempre stato (e lo è ancora oggi) influenzato dalle lingue straniere, soprattutto il latino, il greco, il tedesco, l'italiano, il francese, il russo e l'inglese.
Un fenomeno comune con altre lingue slave è che, nonostante l'influenza di altre lingue, il polacco non ha perso quasi mai gli antichi corrispondenti slavi, creando in questo modo una vera e propria doppia lingua, con l'uso contemporaneo dei termini sia di origine slava che latina. Doppi termini sono utilizzati in tutti i gruppi sociali ed in ogni luogo della Polonia. Quindi non si tratta di una classe o fascia della società più "erudita" ma di un fenomeno esteso. Nel caso delle lingue slave e specialmente del polacco si osserva un particolare fenomeno dove la parola più moderna (influenzata) non cancella quasi mai quella più arcaica ma piuttosto convive come una delle alternative. È anche vero che i significati delle due parole possono lievemente differire tra di essi, e di conseguenza, spesso non sono facilmente intercambiabili nella frase poiché non suonerebbe comoda o addirittura corretta per un madrelingua.
Esempi di parole in lingua italiana seguite dalla traduzione in polacco d'origine italiana, latina o greca e da quella originale polacco-slava:
- deformare-deformować - zniekształcać
- istruzione-edukacja - nauczanie
- trasformazione-transformacja – przetwarzanie (przekształcanie, przerabianie)
- deputato-deputowany – poseł(wysłannik)
- auto (auto-macchina)-auto – samo(samochód)
- aereo (aeroplano)-aeroplan – samolot
- macchina (macchinario)-maszyna – urządzenie
- apparecchio-aparat – przyrząd
- organo-organ – narząd
- sensazione-sensacja – uczucie
- mobile-mobilny - przenośny
- guardia-gwardia - straż
- repubblica-republika - rzeczpospolita
- la pubblica-publiczna – społeczna (o pospolita)
- pubblico-publiczność - widzowie
- spettacolo-spektakl - przedstawienie
- base-baza - podstawa
- stabile-stabilny - stały
- dinamico-dynamiczny - zmienny
- variante-wariant - odmiana
- ruolo-rola – znaczenie, czynność, obstawa
- funzione-funkcja – znaczenie, miejsce w
- posizione-pozycja – miejsce
- tipo-typ - rodzaj
- tendenza-tendencja – skłonność
- localizzare-lokalizować – umiejscawiać - znajdować się
- È molto evidente il fenomeno, poco spiegato finora, della incredibile
stabilità nello spazio e nel tempo delle lingue slave indipendentemente
dal fatto che nello stesso periodo, in altre parti d'Europa dal latino e
dalle varie lingue locali si siano create così tante miscele di lingue
nuove in continuo mutamento. Probabilmente il segreto della stabilità e
della sopravvivenza del polacco (come delle altre lingue slave) sta
nella diversa modalità in cui i popoli invasori si sono comportati ed
hanno agito in territorio polacco, senza realmente fondersi con la
popolazione nello stesso significato della parola slavo che vuol dire parola.
Il popolo slavo era un vero e proprio divinatore delle parole (ma
assolutamente non scritte per buoni motivi dal lontano passato) per
questo nelle parole possono rivelarsi tutti i segreti della lingua
stessa. Sembra che la lingua non potendo essere scritta, doveva essere
codificata per poter nascondere messaggi più profondi nella essenza
delle stesse parole: messaggi sulla storia, sul pensiero e sulla
missione dello stesso popolo slavo.
Sembra inoltre che indipendentemente dalla bassa consapevolezza degli
odierni slavi sulla struttura della lingua slava, essa sopravvive quasi
in maniera autonoma per mezzo degli stessi slavi. Questo fenomeno è
molto bene visibile con le nuove ed ultime influenze esterne, come per
esempio alcuni dei termini moderni che continuano a rispettare comunque
l'antico schema delle radici come essenze delle parole così create.
Alcuni esempi:
- samo-lot (aereo, letteralmente "autovolante", samo significa "solo", "auto-")
- samo-chód (automobile)
- ksiądz (il prete che deriva direttamente dal księga (libro, dal colui che custodisce il libro santo)
- kościół (la chiesa, dalle parole; kość-osso e ściółka – sparsa, stesa, per quanto templi slavi si costruivano sulla base a terrazzo di ossa).
Così per esempio la parola Roda o Róda o Ruda (mitologica Madre terra dei slavi, famosa Venere del Paleolitico di colore rosso, infatti róda significa anche rossa di carnagione nel polacco) ha dato origine a tutte quelle parole che la nascondono come radice e che ha un logico senso di connessione con l'essenza della stessa Róda. Da Róda nasce:
- źródło in polacco rodnik in russo (sorgente),
- ród (generazione),
- na-ród (nazione),
- rodzica (madre),
- rodzice (genitori),
- rodzina (famiglia),
- rodzić (partorire),
- rodowód (genesi dove terminale wód deriva dall'acqua-woda, wódka- sottolineando fluida natura della genesi),
- rodzaj (specie, tipo),
- gród (la città anticamente come borgo di una famiglia-generazione),
- ogród (giardino, in quanto circondava antiche città chiamate gród),
- rodło (il simbolo di una famiglia o nazione),
- przyroda (natura, dove prefisso przy significa accanto o intorno alla Roda),
- Ruda (così sono chiamati tutti i minerali grezzi dai quali si fanno metalli, esempio ruda miedźi (il grezzo del rame da fondere).
- wodzić (guidare)
- wódz (il capo)
- przewodzić (condurre)
- uwodzić (rapire, anche in senso metaforico)
- wywodzić (avere le origini da...)
- rozwodzić (separare)
- dowód (testimonianza)
- wywód (riflessione riguardo a...)
- zwód (presa in giro)
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